Cinque ragazze Cinque, molte idee interessanti, uno sceneggiatore molto attento alle sensibilità femminile ed un regista che conosce bene la materia sulla quale sta lavorando, ed ecco a voi Tabù, una commedia agrodolce, nata dall’idea di Giulia Di Turi, Lorenza Giacometti, Noemi Sferlazza, Lorenza Sacchetto e Chiara David, sviluppata da Alessandro Bonanni e diretta in modo sapiente da Giovanni De Anna, che rischia di diventare lo spettacolo cult per il prossimo anno.
Eh si le cinque ragazze cinque, alcune delle quali già si conoscevano , altre entrate in corsa, che grazie alla magia del teatro sono subito diventate un monolite dall’energia trascinante, portando con se una ventata di freschezza e leggerezza al Teatro Porta Portese di Roma.
Le “Tabù girls” sono davvero brave e il testo pesca con acume e intelligenza il vissuto nel quale ogni ragazza si può identificare affrontando con leggerezza anche temi che in realtà non lo sono.
C’e Alice “la secca”, incontinente verbale in perenne lotta contro le tentazioni per via della dieta, ma ai cornetti non si può dir di no, e poi Ginevra, la hippie ambientalista un po supponente, che si fa notare per l’agio atarassico nell’interagire a suon di citazioni ad effetto, la rossa Sofia presa dall’imminente matrimonio con il suo venerato ed infallibile Massimo e da un debole per i The Giornalisti, l’intemperante e compulsiva “whatsapper” Viola, continuamente alle prese con una pletora di spasimanti a suon di notifiche e la mora Maria Lucetta alias Marilù schietta, diretta e quindi “stronza”, ma in compenso i cornetti per le amiche ci sono sempre.
Ed eccole tutte cinque, forti della loro amicizia ventennale, ognuna con la propria identità e per questo complementari, tutte insieme si ritrovano in una ludoteca, per festeggiare il compleanno di Michela sempre evocata e mai presente in scena……
E il tempo passa, le stagioni pure e loro si ritrovano sempre in quella ludoteca ad aspettare Michela, tra una torta mai consumata, tra confronti, discussioni e verità scomode che fino a quel momento nessuna è riuscita a dire e dove la loro amicizia sarà messa a dura prova. E in tutto questo disvelare di personalità e sentimenti ecco far la sua comparsa Tabù il noto gioco da tavola che è molto più di un semplice gioco di parole proibite, è la voglia soprattutto di abbattere stereotipi e quei luoghi comuni che vengono trasmessi attraverso le convenzioni e, che diventa il filo conduttore di questa commedia spigliata, mai banale che meritatamente ha registrato sold-out per tutto il periodo di rappresentazione, costringendo la compagnia a fare gli straordinari.
Splendide le composizioni della cantautrice Serena Allegrucci(in arte Serena Mente) che ha realizzato appositamente i brani per lo spettacolo e che faranno parte integrante di un cd in uscita nella primavera del 2019.
Nota di merito anche per l’efficace marketing che il gruppo di lavoro ha saputo realizzare e che grazie a intuizioni semplici ma geniali, riuscendo a coinvolgere anche degli sponsor hanno saputo ben ovviare alla, scarsezza di fondi che costantemente affliggono le giovani compagnie talentuose e che meriterebbero sicuramente ben altri mezzi. L’auspicio è che il prossimo anno sia all’insegna di….Tabù.